Sono momenti che riescono a sorprendervi e a spiazzarvi, doni minuscoli così come è minuscolo il donatore, immense gocce di felicità che bevi avidamente, attimi di forza che soltanto un figlio riesce ad offrirvi.
Regali continui, spontanei, come quello di una notte qualsiasi in cui il vostro piccolo si sveglia.
Piange, chiede di voi.
Vi alzate barcollando, ubriache solo di sonno e lo prendete in braccio.
aspirate il profumo delicato della sua testolina, lo stringete al seno e pian piano smette di ululare. Vi piazza in faccia due occhioni immensi, liquidi. Vi afferra il pollice con il ditino, giocherella con il lembo della vostra camicia da notte. Gorgoglia qualcosa e alla fine vi regala un sorriso riconoscente. In quel momento capite che non siete mai stata più donna di così, il buio della notte si rischiara e scoprite che continuerete a farcela, una madre ce la fa sempre. Rinunciare a qualsiasi cosa vi sembrerà sopportabile, naturale. I tacchi alti rimarranno a vegetare nella scarpiera senza rimpianto in attesa di nuovo ordine, perchè rendono più femminile una donna, ma non fanno necessariamente di lei una femmina.
Un figlio, invece si.
Di L. Troncanetti
"le mamme non mettono mai i tacchi"